Regione Piemonte
Nel ‘900 una via centrale e principale di None era via Stazione. La sua significatività andava oltre gli aspetti pratici, era di tipo simbolico. Nel tempo contadino i giovani del paese si coalizzavano e si organizzavano anche in bande con rivalità interne ed esterne alla comunità. All’interno None vedeva la contrapposizione di due fazioni che facevano capo alle due parti in cui il paese risultava idealmente diviso: la zona ‘da munt’ (da monte) e la zona ‘da val’ (da valle). La linea di demarcazione simbolica corrispondeva a via Stazione. La divisione doveva essere piuttosto marcata nel passato, tanto da caratterizzare le due unità che originava, come una sorta di ‘due paesi’. La divisione tradizionale di None tra la zona da val, verso la città e la modernità, e la zona da munt, verso la montagna e le vallate del Pinerolese, verso la tradizione, si ripropone ai nostri giorni in versione moderna, soprattutto dopo i grandi eventi dell’industrializzazione e dell’emigrazione. None oggi si pone come terra di mezzo, di confine tra la tradizione delle valli montane e la modernità di Torino. Oggi però non c’è più la città, bensì la metropoli. La peculiarità di None è proprio la sovrapposizione di questi due aspetti che non si fondono, né prendono il sopravvento l’uno sull’altro, lasciando il paese e i suoi abitanti in sospeso, alla ricerca della propria identità.
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