Regione Piemonte
La data e l’epoca dell’origine di None sono ignote. Il riferimento più antico al paese, finora conosciuto, risale al secolo XI. Goffredo Casalis spiega che ‘in una carta del 1021 questo paese è detto ‘Castrum Nono’. Non trova fondamento l’ipotesi secondo la quale il termine deriverebbe da una colonna miliare romana recante la scritta “ad nonum lapidem” (la distanza di None sia da Torino che da Pinerolo è superiore a nove miglia). Il Casalis ritiene invece che il nome derivi dal Torrente Chisola, chiamato Nono dagli antichi geografi. “None” potrebbe quindi significare “Accampamento fortificato sul Chisola”.
Nel Medioevo None fu giurisdizione dei Conti di Piossasco, feudatari di un ampio territorio. Avevano esteso il loro dominio sul paese intorno al 1200. Uno di essi (D. Thomas de Nono Castellanus et D. Imperatoris legatus) è rammentato in un atto di convenzione del 1193, stipulato tra il vescovo di Torino e gli stessi Piossasco.
I Piossasco costruirono a None un castello che divenne la loro dimora.Nel 1728 il Conte Gian Michele Asinari Derossi Piossasco di None, già viceré di Sardegna, decise di costruire un nuovo castello, ma non riuscì a realizzare il suo progetto che pare fosse grandioso.Basti pensare che la spesa totale dell’opera era stata preventivata in un milione e mezzo di lire dell’epoca. Il potere della famiglia andava però declinando, inoltre la morte colse il feudatario dieci anni dopo.Fu il conte Adami Bergolo a far edificare la costruzione di proporzioni modeste ancora esistente e nota come castello Quaranta, dal nome della famiglia che ne divenne proprietaria.
I signori di Piossasco a None ebbero il privilegio del patronato fino al 1870: avevano cioè il diritto di nominare i parroci. Nella chiesa parrocchiale avevano due cappelle con relativo sepolcro. L’altare maggiore, eretto nel 1720 per volere del conte Gian Michele, ai due lati presenta lo stemma di famiglia, che reca il simbolo di nove merli.
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