Regione Piemonte
L’Ufficio Tributi del Comune di None ha inviato qualche settimana fa a tutte le utenze non domestiche del territorio una lettera con “Informativa sulle modifiche apportate alla TARI dal D.lgs. 116/2020 e richiesta dati”. Tale questionario, in anticipo sui tempi e non dettato da prescrizioni di legge, aveva l’obiettivo di instaurare un dialogo tra il comune di None e le attività del territorio, e a spiegare i termini della situazione, per quanto incerti.
L'articolo 1, comma 9, del D.lgs. 116/2020 ha modificato la definizione di rifiuto urbano, eliminando la possibilità per i comuni di assimilare talune di tipologie di rifiuto speciale ai rifiuti solidi urbani. Le utenze non domestiche, con criteri differenti in base alla loro categoria, hanno la possibilità di conferire i rifiuti prodotti al di fuori del servizio pubblico previa dimostrazione di averli avviati a recupero o, nel caso di Industrie e Aziende Agricole sono escluse dalla TARI.
Alle utenze non domestiche, sia quelle che intendono uscire dal servizio pubblico, sia quelle aventi diritto di esclusione dalla Tari, veniva richiesto un riscontro entro 30 giorni dal ricevimento della lettera. Veniva altresì chiesto di allegare la planimetria in scala dell’immobile con il dettaglio delle destinazioni d’uso dei vari locali (reparto produzione, magazzino prodotti finiti, semilavorati, materie prime, ufficio, mensa, spogliatoi, wc, ecc.), necessario ad individuare le aree di lavorazione e la quota dei depositi strettamente funzionali all’attività di trasformazione.
Nel frattempo, sono emersi alcuni dubbi interpretativi sull’applicazione della norma, con diversi enti sovracomunali chiamati a esprimersi in merito: il ministero della Transizione Ecologica, la Regione Piemonte, il consorzio ACEA.
Il Ministero della Transizione Ecologica di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha inviato, a fine febbraio, a diverse associazioni di categoria, a consorzi e gestori del servizio di igiene ambientale, una bozza di Circolare interpretativa delle norme e della loro applicazione alla disciplina TARI. Il pronunciamento definitivo è stato inviato al nostro consorzio ACEA il giorno 12 aprile e sarà oggetto di assemblea il 16 aprile per i necessari adeguamenti.
Il Decreto Rilanci del governo (d.lgs. 41/2021) aveva stabilito: “La scelta delle utenze non domestiche di cui all’articolo 3, comma 12, del decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116 deve essere comunicata al comune, o al gestore del servizio rifiuti in caso di tariffa corrispettiva, entro il 31 maggio di ciascun anno”.
Tutto ciò considerato, si informano le utenze non domestiche che:
L’amministrazione comunicherà prontamente gli ulteriori – e necessari – sviluppi a valle dell’assemblea del consorzio e in tempo utile per consentire una scelta consapevole.
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